7 anni a Berlusconi?

Ma Berlusconi sapeva o no che Ruby non era la nipote di Mubarak?

Berlusconi ha concusso o no i due funzionari della questura di Milano?

Berlusconi sapeva o no che Ruby era minorenne?

A seconda delle risposte che diamo a queste tre domande siamo d'accordo o no con la sentenza del tribunale di Milano che ha condannato Silvio Berlusconi a sette anni di galera ed alla interdizione perpetua dai pubblici Uffici.

Cominciamo a dare la risposta alla prima domanda: ha fatto il furbo dicendo che era la nipote di Mubarak o è stato molto ingenuo a crederlo? Si può analizzare un fatto importantissimo accaduto una quindicina di giorni prima in occasione di una cena proprio con il presidente Egiziano ed altre personalità. In quel frangente le varie testimonianze affermano che Berlusconi ha intrattenuto Mubarak accennando anche alla conoscenza di quella sua parentela con la madre di Ruby che sarebbe stata una cantante famosa al suo paese. L'interprete dichiara sotto giuramento che Mubarak rispose a quel riferimento dicendo che sì, conosceva la  madre di Ruby anche se la parentela non era poi così stretta. Probabilmente Berlusconi già quindici giorni prima del fermo della ragazza, da buon veggente stava preparando la sua futura difesa sapendo che Ruby quindici giorni dopo sarebbe stata fermata dalla polizia e lui sarebbe stato chiamato ad intercedere per lei. Solo chi vuole essere "distratto" può fantasticare così tenendo inoltre presente che insieme all'interprete altre persone sotto giuramento hanno confermato il colloquio. Ma allora come è nata la oramai famosa storia? E' la stessa Ruby che risponde dicendo semplicemente che per darsi un tono nei confronti di chi la frequentava era propensa a raccontare qualche balla come chiunque di noi a quell'età ed in posizione di debolezza avrebbe fatto. Ha pensato a Mubarak perche quel nome era presente sul suo passaporto. Ma per i giudici di Milano non è vero niente. Berlusconi si è inventato tutto e anche chi ha riportato il colloquio di quella cena insieme all'interprete ha mentito sotto giuramento.

Passiamo alla seconda domanda: c'è stata concussione nei confronti dei responsabili della questura?

I presunti concussi, funzionari della questura di Milano, dichiarano sotto giuramento che nessuno ha tentato la concussione. Hanno agito senza  pressione di alcuno e nell'esclusivo interesse della minore.

Quello che è accaduto dopo l'affidamento alla Minetti è un'altra storia di cui certamente non se ne può far carico a Berlusconi. La ragazza era una minorenne diciassettenne proveniente da un paese dove le bambine già a 12 o 13 anni vanno in moglie a quaranteni o cinquantenni che in cambio risolvono qualche problema finanziario dei genitori. Da quanto abbiamo potuto vedere Ruby anche allora era una ragazza autonoma che già da anni viveva lontano dalla propria famiglia all'interno della quale aveva subito violenze di ogni tipo. Se quella sera ha preferito continuare la sua vita normalmente tornando a dormire dalla sua amica e se la sua amica era una poco di buono che colpa si può attribuire a Berlusconi? Invece i giudici di Milano attribuiscono all'allora Presidente del Consiglio dei Ministri la responsabilità di aver indotto i funzionari ad agire diversamente da quella che era la normale prassi per  compiacere Berlusconi e per ottenere futuri favori dal loro comportamento.  Ho ascoltato e conservato le dichiarazioni dei due funzionari. Invito chiunque ad ascoltare quelle deposizioni per farsi un'idea precisa.

Non ci resta che passare al terzo punto di domanda: sapeva berlusconi della minore età di Ruby?

No, non lo sapeva. E' la stessa ragazza a confermare che lei con tutti dichiarava di essere una ventiquattrenne. La bugia non era assolutamente visibile poichè fisicamente la ragazza mostrava attributi certamente di una più che maggiorenne.  Forse in questo caso possiamo imputare a Berlusconi l'imprudenza di non aver verificato, ma come si fa a verificare l'identità di un ospite che ci viene presentato da un comune amico? Lo sappiamo, Berlusconi ama allietare le sue serate in compagnia di gente allegra, amici, cantanti e persone con le quali trascorrere qualche ora totalmente diversa da quelle impiegate per risolvere i suoi importanti e gravosi impegni di lavoro. E' un uomo molto ricco, non ha alcun problema a remunerare a fine serata i partecipanti anche con somme che ad una persona normale possono sembrare esagerate. I soldi sono suoi e, a differenza di tanti altri, usa i suoi e non quelli dei Contribuenti.

Per il pool di Milano quei soldi che lui consegna ai partecipanti a fine serata sarebbero il compenso per i suoi giochi erotici e nel caso particolare sarebbero la prova di avere indotto una minorenne a prostituirsi con lui. Inutile dire che anche quì non c'è nessuna prova di quanto si afferma, anzi la "prostituta minore" afferma di non essersi mai prostituita nè tantomeno di aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi. C'è solo qualche  intercettazione telefonica o dichiarazione di qualcuna di quelle ragazze che parlando con altri, magari anche solo per farsi grande, allarga i discorsi compiacendosi di essere stata invitate a casa dell'uomo più ricco e potente d'Italia. Nessuna prova, solo teoremi che portano ad una condanna di sette anni di carcere.

Ricordo che da ragazzo ho assistito ad un processo dove un uomo ha ucciso la suocera con una scure. Si trattò di un delitto senza alcun attenuante e ferocisimo che portò alla condanna di undici anni di carcere. Ammesso e non concesso che tutto il teorema sia valido, è innegabile la sproporzione fra le due condanne.

Sento dire che le sentenze si eseguono e non si commentano. E perché non si dovrebbero commentare? Se fino al terzo grado di giudizio esiste la presunzione di innocenza per chiunque, significa che una sentenza di primo e secondo grado può anche essere sbagliata e dunque commentarla può aiutare a raggiungere la verità negli ulteriori gradi di giudizio.

Cosa sarebbe accaduto a Tortora se la sua malattia lo avesse condotto a morte prima della sentenza che lo assolse? Sarebbe rimasto per tutti un delinquente mafioso e spacciatore di droga perchè un gruppo di giudici "distratti" si erano affidati ai loro teoremi sbagliando tutto.

La libertà è la cosa più preziosa di cui un uomo può disporre. Limitarla quando non si è certissimi della colpevolezza è uno dei più grandi crimini.

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