E perché no?

PERCHE’ NON A BERLUSCONI LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA?

Dopo venti anni di voti silenziosi dati a Berlusconi, sabato 23 marzo 2013, per la prima volta ho sentito il bisogno quasi fisico di rispondere alla chiamata del PDL e di recarmi a Roma in Piazza del Popolo e, questa volta come militante, applaudire il comizio di questo grande Condottiero che, non riesco a capire dove trovi la forza, riesce ancora ad arrivare a smuovere e rinvigorire i sentimenti di chi lo ascolta e di chi crede in tutte le espressioni della libertà di un Popolo. In quella piazza colorata di bandiere, striscioni, cartelli e cappellini ho visto un solo piccolo cartello che diceva “BERLUSCONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA”.  Sono quasi certo che anche chi lo teneva in alto ne era poco convinto ed anch’io, che durante la manifestazione sarei stato tentato di rilanciare la frase, mi son detto che non era possibile.  Ma perché non sarebbe possibile una simile eventualità? Per Ruby rubacuori?  Per i numerosi processi in cui hanno o si trova coinvolto quell’uomo? Ma non ricordiamo che al suo esordio, da Presidente del Consiglio  a seguito dell’avviso di garanzia ricevuto mentre era sul palco a Napoli e le dimissioni che seguirono intervenne poi una assoluzione  per non aver commesso il fatto?  Certo, oggi si dice che le sue dimissioni furono causate anche dall’abbandono di alcuni suoi alleati, ma diciamocelo, dopo un fatto di quel genere interviene immancabilmente un “si salvi chi può” quasi giustificato. Oppure  sarà per Ruby!  Sarà forse perché avrebbe (e ricordiamoci sempre il condizionale) coinvolto una minorenne nei suoi giochi erotici? Io non so se poi la minore età di quella ragazza sia stata mai appurata ma, anche se così fosse, se veramente le fosse mancato qualche mese per raggiungere i diciotto anni, era comunque ” perfettamente travestita” da più che maggiorenne e comunque, fino a prova contraria, lei sostiene di aver partecipato solo a delle belle feste in casa di Silvio Berlusconi.

Ma allora da cosa dipende questa sua “impresentabilità”?  Dal fatto che gli piacciono le donne?  Anche se oggi sembra essere cambiato il mondo, io preferirò sempre che al mio nipotino piacciano le donne.

Vivo a Firenze da oltre quarant’anni ma le mie origini sono Viterbesi. Viterbo, una caratteristica città medioevale  nella quale, e quì devo ricorrere ai miei ricordi di gioventù, alcuni personaggi molto noti del mondo dello spettacolo romano, avevano costituito uno dei loro territori di “caccia”. Uno di questi, trascurando di nominarne altri, era Pierpaolo Pasolini che oltre ad essere un ottimo artista e regista era però anche un  GAY con tendenze alla pedofilia o forse sarebbe più preciso parlare di efebofilia. Si, proprio tendente alla efebofilia, almeno fino a quando non verrà universalmente chiarita l'età o il grado di maturazione sessuale della vittima che distingue un gay da un pedofilo o da un efebofilo, tant’è che fu  proprio quel suo vizietto a condurlo alla  tragica fine che tutti noi conosciamo.  Trascorreva nel viterbese molti fine-settimana e, se non ricordo male, acquistò anche un’abitazione in una torre da quelle parti.  La sua passione erano i ragazzetti. Diversi miei amici  l’hanno conosciuto  anche perché attratti dalla possibilità di fare cinema, cosa che immancabilmente  Pasolini,  lasciando intendere,  prometteva oltre a regalare qualche migliaio di lire.  

Ma perché ho riesumato questi miei ricordi lontani? Potevo lasciar perdere quell’uomo al quale la buona sorte aveva concesso una vita così produttiva ed interessante e la cattiva, una fine così orrenda e tragica.

Mi sono sentito quasi obbligato a parlarne perché dell’Uomo  tutti ne parlano come di un’icona della Sinistra. Era un gay molto tendente al efebofilo, un uomo che con poche lire e qualche falsa promessa si appartava con dei ragazzi. Oggi, per la Sinistra, se fosse ancora vivo non sarebbe certo un’impresentabile. Potrebbe, con la carenza di nomi che si riscontra da quelle parti,  anche essere stato candidabile a Presidente della Repubblica.

Qualcuno potrebbe ribattere che la storia ci riporta a personaggi anche più noti e famosi con vizietti simili: ma allora cosa vogliono da Berlusconi?

Si è macchiato di un gravissimo crimine: gli piacciono le donne.

Anche se in questi casi non c'entra la pedofilia, a me non sembra  che quando la Congia entrò in parlamento e ne fece un vanto della sua diversità, siano stati lanciati strali al suo indirizzo, come non mi sembra che l’elezione di Vendola e di Crocetta, gay dichiarati, rispettivamente Governatori della regione Puglia e Sicilia abbiano creato scompiglio nella Sinistra.

Ma allora cosa vogliono da Berlusconi?

Si, gli piacciono le donne, e allora?

Io voglio ripensare a quel cartello. Desidererei che questa Sinistra che rincorre soluzioni impossibili ed assurde, riflettesse per un attimo e,  dopo aver conquistato Camera, Senato e Palazzo Chigi, lasciasse  la PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA al maggior politico italiano. 

E  meno male che gli piacciono le donne…

Auguri Presidente

Firenze, 25.3.2013 (postato su Twitter @RCaponeri)

 

 

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