Emiliano, il sindaco PD di Bari ed altri, remano contro questo governo Letta (28-05-2013).

Guardando "L'aria che tira" e ascoltando le conclusioni del sindaco di Bari dopo il crollo del M5S alle ultime elezioni amministrative di oltre 500 comuni tra cui anche quello di Roma, mi rendo conto che per questo governo Letta tira una brutta aria.

Evidentemente tutti coloro che nel PD erano contrari a questa coalizione di larghe intese tra PD e PDL, calano come falchi sul Movimento di Grillo amputato del suo 50% di consensi convinti che sia questo il momento migliore favorevole alla ripresa dei contatti.

Grillo, costretto ad ammettere di aver "commesso qualche errore", potrebbe scendere a più miti consigli e, se questo governo cadesse, si potrebbe tornare alla sceneggiata in streaming di Bersani. Siamo criminali menefreghisti o di memoria cortissima?

Abbiamo già dimenticato o vogliamo rimuovere che nel DNA di Grillo c'è la sovversione dell'ordine democratico? A chi ci ricorda anche troppo spesso che il M5S ha rinunciato al rimborso elettorale pari a oltre 40 mioni di euro è necesario far capire che quella non è stata una donazione ai poveri ma un investimento. Grillo investe sul futuro prossimo e se anche ora, tarpato di una parte delle sue ali, scendesse a compromessi, lo farebbe soltanto per rigenerarsi dopo questa ultima batosta. 

E' così difficile fare qualche considerazione sul'ex comico?

  • In occasione dell'elezione del Presidente della Repubblica, con la candidatura offerta a Rodotà ha teso una micidiale trappola al PD che se avesse abboccato gli avrebbe consentito di iniziare la sua ascesa verso un percorso dittatoriale;

 

  • Cos'è che rafforza questa convinzione? E' lo stesso fatto che due mesi fa, quando si tentava di formare un governo con quegli strampalati risultati elettorali, regalateci ancora da questo porcellum che neanche sono certo riusciremo a togliercidi torno, il grande ex comico non accennava ad accettare alcun compromesso nè col PD nè col PDL!

Il suo scellerato ed arrogante disegno politico, tra l'altro più volte dichiarato, era quello di governare questo Paese senza partiti, senza politica e senza Europa. Non accettava alcun compromesso, sempre indispensabile in politica, perché intendeva arrivare ad ampliare il suo consenso elettorale fino ad arrivare a superare la soglia del 50% e poter fare i suoi comodi. Intendiamoci, gran torti non ce l'ha se consideriamo tutto lo sporco che ha infangato la nostra Politica negli ultimi cinquant'anni che, tra l'altro, non ci ha permesso di superare questa grande crisi mondiale come qualsiasi altro paese normale. La gente si ribella, protesta e si difende rifugiandosi in qualcosa che viene proposto come possibile cambiamento. Il cambiamento è necessario ma deve portarci a governare questo Paese come dovrebbe fare "un buon padre di famiglia". Dobbiamo difendere le nostre Istituzioni democratiche cacciando ladri e disonesti che sempre ci saranno e che costringono sempre i soliti a riparare: lavoratori e pensionati. 

 

 

 

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