Stiamo andando verso le maggioranze a richiesta? (variabili)

C' è un rischio per questo governo Letta. Nessuno lo dice chiaramente ma si sente aleggiare la presenza di questo pensiero: le maggioranze variabili.

Partiamo dall'inizio, questo governo non doveva nascere con il PDL. Era quanto voleva la totalità dei militanti e dirigenti del PD, bisognava imbarcare in qualsiasi modo Grillo. Questa parola d'ordine nasceva dal fatto che si riteneva che comunque quel grande numero di grillini, come già fatto con l'elezione del presidente del Senato, avrebbe bene o male consentito la nascita di un governo che se avesse finto di seguirli in qualche loro rivendicazione, alla fine avrebbe riscosso i voti necessari per galleggiare.

Questa è stata la trappola dove si è invischiato ed alla fine è caduto Bersani per non aver voluto credere che la strategia di Grillo era quella di rimanere all'opposizione, di lì prendere la presidenza di qualche importante commissione parlamentare e da quel pulpito, oramai istituzionale, continuare a sbeffeggiare la democrazia di questo paese.

E' stato bravo Grillo, e solo per un pelo la sua seconda trappola tesa a Bersani non è scattata. Prometteva, senza dirlo chiaramente, la sua collaborazione se gli avessero votato il suo candidato alla presidenza della Repubblica. L'abilità di questo ex comico ha raggiunto il suo apice presentando la candidatura di una persona candidabilissima da parte del PD.

Era chiaro che il PD non avrebbe potuto cedere a quelle sirene se non cedendo lo scettro del comando a Grillo.

Tutto il resto è davanti ai nostri occhi. Nasce un governo di grande coalizione che però coeso non vuole essere. Le Basi, di destra e di sinistra scalpitano, non ci stanno. C'è un malessere neanche troppo nascosto da ambo le parti per motivi diversi. Le sinistre denunciano il tradimento e le destre vedono allontanare la realizzazione di promesse fatte da Berlusconi in campagna elettorale. E' questo l'ambiente in cui si comincia a sentire il desiderio di ritorno all'antica strategia. Il Presidente del Consiglio Letta, che nasce sulla scivolata di Bersani, sembra anche lui allettato dalla possibilità di maggioranze variabili da costruire di volta in volta su singoli provvedimenti. Sarà così o è solo un mio infondato timore?

Attenzione, è vero che Berlusconi ha tutto l'interesse a che questo governo tenga e tenga a lungo, ma non è detto che lo pensi a tutti i costi. Ci sono delle esigenze irrinunciabili per il PDL che al Presidente Letta sembrano sfuggire. Su molto altro sarà possibile discutere, mediare ed accordarsi ma rinunciare a ciò per cui Berlusconi si è impegnato personalmente e che l'ha agevolato nella splendida riconquista di quasi tutto l'elettorato perduto, non sarà possibile.

 

R. Caponeri 08.05.2013

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